lunedì 20 luglio 2015

Apologo di un pacchetto

L’esemplarità di un comportamento racchiude un’intrinseca efficacia e una connaturata energia che superano di gran lunga la portata di monotoni, interminabili precetti o ammaestramenti.  “Attraverso i precetti il cammino è lungo, mentre è breve ed efficace attraverso gli esempi” (Longum iter est per praecepta, breve et efficax per exempla) sentenziava il filosofo Lucio Anneo Seneca nelle Lettere a Lucilio. Un singolare, ma indelebile episodio della mia vita scolastica rappresenta rigorosamente questa affermazione. Durante l’ultimo della mia esperienza di dirigente scolastico, nella scuola del mio paese, mi capitò di osservare un particolare curioso. Un pacchetto di sigarette vuoto stazionava in prossimità del luogo dove erano soliti raccogliersi gli alunni delle classi terze in attesa del suono della campanella di inizio lezioni. Notai il pacchetto e tirai dritto augurando il buon giorno al capannello dei ragazzi. Il personale ausiliario, durante la mattinata, mentre era impegnato a ripulire il cortile esterno, provvide a raccogliere il contenitore vuoto e a depositarlo nel cestino di rifiuti. Qualche giorno dopo, più o meno alla stessa ora, ecco ricomparire il pacchetto vuoto della stessa marca di sigarette. Imperturbabile, mentre transitavo accanto all’involucro, lo raccolsi tra lo stupore di tutti gli alunni presenti, e, senza profferir parola, lo gettai nel cestino dei rifiuti che si trovava all’interno della scuola. Il personale addetto alla pulizia, notò il gesto e, provando quasi un senso di colpa, si scusò precisando che la pulizia esterna era stata diligente e che il pacchetto era stato accantonato qualche minuto prima che passassi. Avevano ragione, ma detti poco peso al fatto. Non feci cenno ai docenti dell’accaduto e analogo atteggiamento conservai nei confronti degli alunni. Questo spettacolo si registrò più volte nel corso del primo quadrimestre. Un alunno gettava deliberatamente il pacchetto e io, altrettanto consapevolmente, nel giungere a scuola, mi preparavo a raccoglierlo in silenzio. All’inizio del secondo quadrimestre un particolare nuovo colpì la mia attenzione: la sussistenza di quello strumento didattico-pedagogico progressivamente si diradava. Col trascorrere dei giorni, più o meno a fine marzo, non notai più la presenza del pacchetto. Forse il mio severo interlocutore aveva smesso di fumare? Non avrei potuto sperare in un successo tanto eclatante. La verità venne alla luce qualche giorno appresso. Una mattina, al termine delle lezioni, mentre salutavo il personale docente, casualmente il mio sguardo incrociò l’oggetto delle mie raccolte e dei miei chinamenti, gettato correttamente nel cestino di rifiuti. Nel frattempo, attraverso i colloqui con le famiglie, avevo individuato l’alunno che si apprestava a sostenere l’esame di licenza e che, a inizio anno, aveva iniziato a fumare. Il ragazzo, non aveva smesso, ma, in procinto di sostenere il suo primo esame di maturità, aveva appreso un’importante lezione di vita che un adulto gli aveva impartito senza utilizzare alcuna parola.   


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