Riflessione sul tema di Notte de
Chelu: l’Arcobaleno
Un fenomeno atmosferico che ci ha sempre affascinato. Da piccoli
rimanevamo attratti dalla perfetta combinazione dei sette colori che
suggerivano la fine delle perturbazioni e l’arrivo del bel tempo. La limpida
molteplicità delle sue gradazioni si sublima nella luce della pace. Quiete
nella natura, felicità tra gli animali, armonia negli animi. Una serenità che attraversa
il creato. Lo spavento provocato dal fragore della tempesta si dissolve con il
crescente chiarore. L’universo si acquieta al disvelarsi di un magico nastro di
tonalità: l’arcobaleno. Esso ripropone la simbologia della stella cometa che
guidò i tre Magi al luogo in cui Gesù sarebbe venuto al mondo. Per salvarci.
Per pacificare l’umanità. Oggi più che mai. L’arcobaleno nel suo magico
caleidoscopio di colori e di emozioni ci sollecita a riscoprire i valori veri
della nostra esistenza: la concordia, l’armonia, l’amicizia, la solidarietà, la
fratellanza. Stati d’animo che abbiamo rivissuto nella realizzazione del
presepe e che speriamo si diffondano sempre più intensamente nella nostra
comunità e nel mondo. Per ritornare bambini e per recuperare innocenza e candore.
Per sorridere con gli occhi e con il cuore. Per stupirci, ammaliati con lo
sguardo rivolto al cielo, a osservare una magia della natura. Per rallegrarci e
per deliziarci con le sue leggiadre sfumature. Per contemplare un fascio di
luce sospeso nell’orizzonte di ciascuno per lenire le cicatrici della vita.