mercoledì 19 agosto 2015

Allarme droga: chiarezza e prevenzione


Allarme droga, emergenza droga: i titoli dei giornali di questi giorni sono intrisi di ansia e di timore per il futuro delle giovani generazioni. Le tragiche morti di alcuni giovanissimi hanno allertato l’opinione pubblica sconvolta turbata per il ripetersi di critiche situazioni di disagio giovanile. La droga è diffusissima e occorre affrontare questo fenomeno con provvedimenti efficaci se si vogliono rassicurare i timori di tante famiglie preoccupate per l’avvenire delle giovani generazioni. Eppure se consultiamo i documenti ufficiali redatti dagli organismi preposti scopriamo verità incontrovertibili. Queste appaiono in netto contrasto con gli allarmi dei mezzi di comunicazione. Non occorre sottovalutare il problema, ma occorre fare chiarezza su tante fantasie. La relazione stilata dalla presidenza del consiglio sui dati relativi alle tossicodipendenze segnala che i morti per droga nel nostro paese diminuiscono progressivamente dal 1993: i 1002 decessi di quell’anno sono scesi a 344 dell’anno scorso. Circa un terzo. Il 42% è dovuto ad assunzione di eroina, 8% da cocaina, il 4% da metadone e nel resto dei casi da altre sostanze. Risulta, inoltre, che i decessi dovuti ad assunzione di ecstasy sono limitatissimi.  Il consumo di droghe è calato anche tra i giovani in età scolare, mentre è aumentato l’assunzione di stimolanti e di cannabis. A proposito di questa sostanza occorre precisare che viene ritenuta meno pericolosa dell’alcol soprattutto come fattore scatenante di incidenti stradali. Tutti gli altri tipi di droghe, quali eroina, cocaina, stimolanti, hanno subito un tracollo a partire dal 2008. La stessa cannabis, data in aumento, presenta un indice pari a zero in Italia, è vicina allo 0,2 % in Francia, si stabilizza sullo 0,4% in Germania e sfiora il 2% in Inghilterra. L’Italia è il paese con dati meno allarmanti rispetto ai maggiori paesi europei sia prendendo in considerazione il periodo 15-64 anni sia l’arco temporale 15-19 anni. Nel nostro paese l’ecstasy raggiunge un prezzo abbastanza alto relativamente al costo di una singola pasticca che è pari a 17 euro, ma il prodotto da noi presenta una percentuale di purezza superiore agli altri paesi e quindi l’assunzione delle pastiglie è meno pericoloso. I provvedimenti di limitazione degli orari dei locali da ballo e quelli relativi ad un controllo più attento e mirato per contrastare il fenomeno dello spaccio sono importanti. E’ necessaria, però, un’incisiva azione di sensibilizzazione sulle conseguenze nefaste che l’assunzione di queste sostanze può provocare sulla salute e talvolta sulla stessa vita delle persone. Mi ha colpito la dichiarazione di Giorgia Benusiglio, trentatreenne ragazza milanese, che a 17 anni ha rischiato la vita per aver assunto una mezza pastiglia di ecstasy. Grazie ad un trapianto di fegato, il primo in Italia, la giovane è tornata a un'esistenza quasi normale e ha deciso di trasformare la sua esperienza in una lezione di vita, andando nelle scuole a parlare dei rischi legati all'assunzione di droghe. Giorgia ha sottolineato che non potrà mai dire ai ragazzi di non fare uso di droghe, ma spiegherà semplicemente che non vale la pena di rischiare la propria vita per qualche ora di sballo. La concretezza di esempi come il suo, accostata ad un’intelligente operazione di sensibilizzazione di famiglia e scuola: sono tasselli importanti ai quali occorre aggiungere concrete iniziative di prevenzione e di salvaguardia da parte delle istituzioni. Solo così potrà essere arginato un fenomeno che devasta la serenità e il futuro di tanti.

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