domenica 11 settembre 2016

Il grande cuore dei berchiddesi



Il grande cuore dei berchiddesi: altruista, generoso, solidale, ma anche sensibile, disponibile e pronto ad accorrere a sostegno del prossimo. Non è una novità per chi conosce la realtà della nostra comunità che sempre in passato ha sempre preso a cuore le sofferenze e le necessità del prossimo. Le popolazioni dell’Africa, le misere realtà messicane, le genti dell’est europeo, i terremotati o gli alluvionati.  Il paese si è sempre caratterizzato per la tempestività, la rapidità ed la prontezza con le quali ha dimostrato, con i fatti, la nobiltà che lo caratterizza. C’è sempre stato un gruppetto di berchiddesi che ha preso un’iniziativa di carattere umanitario; ad essa hanno immediatamente fatto seguito l’apprezzamento e conseguentemente il sostegno e la generosità dell’intera comunità. Un piccolo centro che si attiva e centra gli obiettivi che si era prefissato con un’iniziativa non casualmente intitolata “Io c’entro”. Colpisce soprattutto il fatto che, in questo caso, sono stati soprattutto i giovani a d assumere un’iniziativa dai profondi risvolti umanitari. Le popolazioni devastate dal recente sisma necessitano di tutto; non possiamo- si sono detti i protagonisti di questo lodevole progetto - rimanere insensibili di fronte a tanta devastazione materiale, morale e umana. La rete è stata il supporto logistico più naturale ed efficace per diffondere gli obiettivi di un impegno che non ha avuto bisogno di tanti giri di parole. Tutto il paese ha raccolto l’invito e si è sentito direttamente coinvolto. I risultati hanno superato anche le aspettative dei più entusiasti. Quindici giorni di preparativi hanno consentito di predisporre in piazza dei piatti che hanno suscitato l’entusiasmo, ma soprattutto hanno dimostrato la straordinaria grandezza d’animo degli innumerevoli partecipanti a questa stupendo momento di attenzione e di premura. Un felice pretesto per esserci, per sentirsi direttamente partecipi dell’angoscia di tanti sofferenti, per “entrare” discretamente, amichevolmente ed emotivamente nella vita dei più sfortunati e far sentire loro il calore della condivisione e della compartecipazione.

Nessun commento:

Posta un commento